giovedì 15 gennaio 2009


"Vivere richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare"
...amo questi versi...è da quando le ho lette che mi ripeto queste parole...
Dalla vita voglio prendermi tutto, tutto il bello che ha da darmi, accetto anche il "brutto" che c'è in essa, per me vivere significa anche cercare i piccoli momenti di felicità, passare da uno all'altro, e inevitabilmente, negli intervalli, trovare lo sconforto di una qualsiasi situazione che va male, gli affetti che non vanno come si vorrebbe, lo stress della vita quotidiana che ormai è diventata un treno in corsa...
Parte di questo "bello" che voglio prendere dalla vita già da tempo lo trovo sui monti, sui "miei" monti del sud, nella mia amata Calabria. Alpinismo meridionale appunto, si può anche definire "appenninismo", ma rimane sempre qualcosa di indimenticabile una scalata invernale verso l'azzurrissimo cielo che ci sovrasta...
...Tintinnio di moschettoni...è un suono del quale ormai non posso fare a meno, tiri la leva, la richiudi... quel rumore dà sicurezza, lì appendi la tua vita, è un amico, un amico del quale ti devi fidare ciecamente...
Qualche cordino a tracolla insieme alla corda, pesanti scarponi che si stringono, zaino in spalla, imbrago...
Subito un'atmosfera quasi irreale, i pini neri e i faggi sono tutti imbiancati, comincio a stare bene, sento di entrare in casa mia, sento che la montagna mi accoglie con amore, non vuole nulla in cambio, vuole solo regalarmi sensazioni positive, vuole emozionarmi, vuole commuovermi, lei sa che non vado da solo, sa chi porto con me...

Il profumo della roccia diventa forte, e dopo un paio d'ore di cammino tocchiamo la sua ruvida pelle, forte ma indifesa, è bello accarezzarla (qualcuno starà dicendo: è pazzo!! ...lo so!) Ci divertiamo su facili passaggi, a parte qualcuno più difficoltoso che andiamo a cercare di proposito...


Il "Campo base", e poi il manto immacolato diventa l'assoluto padrone di tutto ciò che ci circonda, si fatica, e anche tanto, ecco cos'è anche la montagna, sofferenza nella neve alta e morbida, ad ogni passo si va giù, mentre la pendenza aumenta... ma eccolo il canale che ci condurrà in cima, speriamo in neve più consistente e intanto ci leghiamo...



In effetti qui il manto nevoso è un pò più duro, ma mai tanto da rendere necessari i ramponi...


































La crestina finale regala veramente attimi di felicità, è stupenda ed in alcuni tratti molto esposta, al punto di farci ritenere opportuno mettere qualche protezione... un ripidissimo scivolo a destra, parete verticale a sinistra, un tratto di cresta addirittura da cavalcare, poi un saltino ghiacciato... ecco... qua non si respira tanto per respirare, quà si vola liberi, qua si vive!