mercoledì 11 novembre 2009

La cengia sulla parete sinistra del torrente Raganello. (Sentiero delle capre)
Di questi tempi, trovare una bella giornata di sole è quasi come vincere al superenalotto, e quindi, avendola avuta in dono domenica scorsa in occasione della nostra scalata al Dolcedorme, oggi, otto novembre 2009, sapevamo di non poterla pretendere. Ma ci avviamo ugualmente. Obiettivo: Sentiero delle capre, una stretta cengia che corre nella parete alla sinistra idrografica del Raganello. Io, Luigi e Franco, verso le nove di mattina, sotto un cielo minaccioso, siamo nei pressi della panoramicissima cima della Timpa del Demanio ad ammirare dall'alto il bel paesino di Civita. Giunti dove il sentiero cala con un tratto attrezzato sulla cengia vera e propria, Franco e Luigi, che sono alla loro prima volta su questo percorso, vedendo il sottile filo della cengia, che da qui fa più impressione che esserci su, improvvisano un divertente siparietto!Mentre il cielo continua a non promettere niente di buono, scendiamo, consapevoli del fatto che un temporale, o anche una normale pioggia qui potrebbe essere per niente piacevole, visto che ci si trova in piena parete a percorrere questo esile filo, sicuro solo dove attrezzato con i cavi metallici, mentre per il resto (la maggior parte) si sta su terreno infido e senza sicura, dove una scivolata potrebbe risultare fatale.Una volta scesi si entra in un'altra dimensione... "lasciate ogni speranza voi che entrate"... i 400 metri di vuoto che abbiamo sotto i piedi si vedono e si sentono tutti, in particolar modo in alcuni passaggi stretti dove c'è bisogno di piede molto fermo. E' tutto molto emozionante ed adrenalinico, senza negare che siamo un pò preoccupati per le condizioni meteo. Anche il vento si fa sentire. Con grande stupore osservo che su un tratto attrezzato scorre addirittura una cascata...in parete aperta, strano, non l'avevamo mai trovata qui, non c'è un canale in questo punto. Passiamo sotto l'acqua, notiamo che gli ancoraggi sulla roccia dove cade si stanno rovinando, è un peccato, bisognerebbe controllare cosa è successo in alto e vedere se magari sia stato qualche intervento umano a provocare questo.Percorriamo ancora un altro bellissimo segmento di questo aereo percorso,finchè non ci rendiamo conto che bisogna tornare indietro, le condizioni del tempo stanno peggiorando, speriamo di uscire prima che piova. Le prime gocce cadono quando siamo alla macchina, non è una forte pioggia, che però sarebbe bastata a rendere problematico il ritorno. Certamente il consiglio che mi sento di dare è quello di vivere questa splendida avventura con condizioni meteo perfette, in primis per la sicurezza, ma anche per trarne godimento. Ritornando a noi, visto che si è tornati in anticipo, siamo andati a finire nel "nostro" ormai ristorante preferito... ma questa è un'altra storia...
N.B. Obbligatorio il casco!! Non fate come alcune persone che lo dimenticano a casa!!

8 commenti:

meditate gente meditate..... ha detto...

Complimenti Massimo, hai un futuro da regista, ma perchè non coprire con un beep le parolacce di questi ragazzi impauriti? Dì la verità ti stai ancora scompisciando al pensiero della nostra reazione alla visione della cengia

***IL FALCO*** ha detto...

Mah....io l'ho sempre detto che ormai a te nn ti salvano più neanche tutti i santi del calendario. Quello che non riesco a capire è come mai due persone serie e basate come me e Luigi, continuamo a frequentare certi individui.
Bah...la vita a volte è veramente strana!!!!!!

bupa77 ha detto...

Massimo come mai ti porti dietro 2 come loro?se hanno paura lasciali a casa!ah ah...

domriga ha detto...

Caro Massimo, ma come fai a trascorrere le giornate con due personaggi come quelli,con il falco poi!!!!
Secondo me sono venuti solo per poter poi andare nel "vostro ristorante". L'escursione era tutta una scusa.
Un abbraccio e a presto.

***IL FALCO*** ha detto...

Ricordatevi che il falco vola. Anche nei ristoranti. Caro Domenico riga , ma tu quel giorno ti ricordi che hai fatto la danza della pioggia affinchè piovesse per poter andare a mangiare nel ristorante di cui ti aveva parlato Giovanni?

Roberto Angelo Motta ha detto...

Mi piacerebbe sapere di questo ristorante, chissà quali prelibatezze nasconde. Il regista non ci mostra nessun filmato? Mah, qui gatta ci cova. Anzi qui il Gallo ed il Falco ci covano.
Un abbraccio. E complimentissimi
Nuwanda

Turi ha detto...

E si i "tre dà chiazza"....ma chì ciùati!!! Almeno aveye dato agio affinchè Max scrivesse qualcosa... Ma chì ciùati!!!

Pollinofantastico ha detto...

Vedo che quà si dà risalto più al ristorante che all'escursione.
Che serietà!!
Bè vedrò (se tutto va bene)di salvarvi la faccia io domani a rifare questo percorso.
A prestoooooo.