“PSICOLOGICA” – Monte Pollino –
Costone destro della “Grande Frana”
Massimo Gallo, Domenico Bloise,
Alessandro Galasso 12/01/2014
Lunghezza 130 metri circa + 100 di facile cresta –
Difficoltà D- (Condizioni apertura qui descritte, con poca neve) Tratti
continui 55/60° , tratto a 70°
Esposizione: Nord-est, quota partenza
via 1950 metri circa
Via logica che si insinua nella
parete formata dall’avancorpo del costone destro della Grande Frana del Monte
Pollino, (guardando dai Piani di Pollino) sfruttandone una linea centrale che
passa tra le lisce placche inclinate per poi sbucare in cresta a circa 2100
metri di quota.
N.B. E’ vivamente consigliato
affrontare questo itinerario ad inizio stagione e con condizioni di scarso
innevamento, sia per far si che la via risulti più divertente (Il salto della
parte inferiore, con tanta neve e a stagione inoltrata risulta coperto).
E comunque da non affrontare
assolutamente in caso di grossi accumuli sulla parte superiore o subito dopo
forti nevicate, in quanto proprio da lì vengono spesso giù delle grosse
slavine.
Per L’avvicinamento si lascia l’auto
a Colle Impiso e si percorre il sentiero normale per i piani. Una volta sbucati
dal bosco, continuare dritti per altri 400 metri circa, e dopo aver lasciato
sulla destra un gruppo di alberi, puntare dritti verso la Grande Frana, sfruttando il bordo
dell’evidente grande slavina partita proprio dal nostro costone, facendo strage
di alberi. Usciti all’aperto, si è proprio sotto la via, e arrivati ad un
piccolissimo gruppetto di alberi subito dopo i quali la pendenza comincia a
comincia a crescere, legarsi e partire per questo breve ed intenso viaggio.
Si parte su pendenze di circa 50°
sfruttando le roccette affioranti sulla sinistra come protezione, puntando l’evidente strettoia al centro, sbarrata da un salto. Affrontarlo, (70° circa
e possibilità di protezione con chiodi ai lati)
dopodiché lunga diagonale verso destra (55°) per poi puntare ancora
verso l’alto in un accenno di canale che dopo una trentina di metri con pendenze
continue di 55/60° porta al muretto (misto all’apertura) di circa 6/7 metri
(65°) superato il quale, si arriva con un piccolo traverso verso sinistra,
all’unico pino loricato presente sulla via, il quale ci offre una sicura sosta
per recuperare i compagni. Da qui, ulteriori trenta metri con pendenze max 50°,
ci porta sulla cresta sommitale ormai fuori dalle difficoltà. Dopo 350 metri
circa di percorso agevole, si è in cima.
Sul link qui sopra, il video realizzato da Domenico Bloise
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